Quello della sicurezza online è un tema che riguarda milioni di persone al mondo. Giornalmente inseriamo i nostri dati personali sui siti web per fare acquisti online, registrarci sui siti preferiti o installare nuove app sullo smartphone. Bisogna però fare attenzione ai tentativi di truffa online.
Dove vanno a finire i nostri dati sensibili?
La questione è ben più complicata e spinosa di quanto si possa pensare. Il nostro nome, il nostro indirizzo, la nostra carta di credito vengono registrati su appositi server, dopo aver prestato il nostro esplicito consenso all’uso di questi dati.
Si può scegliere di non salvare i dati per un utilizzo futuro, ma la registrazione comporta spesso anche la memorizzazione delle informazioni che, in vista di un secondo accesso o acquisto, non andremo poi a reinserire.
In pratica, tutta la nostra vita è affidata a server di dati di cui non sappiamo nulla, né chi li gestisce, né quali sistemi criptati e quali informazioni vengono usate, né dove si trovano fisicamente. Per quanto inaccessibili possano essere le intere infrastrutture dei server che custodiscono i dati sensibili di migliaia di utenti, il rischio di rimanere vittime di truffa online è sempre in agguato.
Dinamiche del furto di identità
Il furto di identità è una truffa online che scatta quando affidiamo le nostre informazioni sensibili a terze parti di cui non sappiamo nulla. Il rischio maggiore si corre in determinate circostanze, quali ad esempio:
- acquistare biglietti per concerti o viaggi su siti non ufficiali
- registrarsi su siti privi del protocollo di sicurezza https o con nomi diversi da quelli ufficiali, con abbreviazioni o singole lettere modificate
- assenza di commenti e feedback dei clienti
- assenza di pagine social come Facebook e Instagram collegate o con pochi commenti
- usare App non ufficiali dei negozi per fare acquisti online
In tutti questi casi l’utente inserisce i propri dati in server non sicuri. L’autore dell’attività fraudolenta riesce così a impadronirsi delle informazioni del malcapitato.
Il phishing
Un altro caso tipico di cybercrimine o truffa online è quello dell’e-mail di phishing. All’apparenza sembrano normali e-mail di marketing, ma il link porta ad una pagina che riempie il computer di malware, software spia silenziosi che monitorano tutti i dati inseriti nelle pagine web anche nei giorni successivi.
Petrolà Investigazioni a Roma può supportare l’utente vittima di truffa online con indagini specifiche per le cybertruffe.