telecamere occulte sono legali

Iniziamo da una domanda fondamentale: è legale riprendere i dipendenti all’interno degli uffici, durante le ore di lavoro, tramite telecamere occulte?

La legge sull’uso delle telecamere occulte

La legislazione vigente prevede che le aree coperte da videosorveglianza debbano essere segnalate all’ingresso di ogni luogo in cui è presente una telecamera di controllo. Diverso è il discorso che riguarda le telecamere occulte, comunemente chiamate cimici.

Si tratta di piccolissime videocamere, da nascondere in punti strategici all’interno di una camera o di un edificio. Permettono di ottenere la massima copertura visiva senza far accorgere della propria presenza.

La dimensione è veramente ridotta, tanto da poter essere collocati in lampade, angoli della stanza, librerie e addirittura piante, passando totalmente inosservate.

Quando è opportuno l’uso delle microcamere?

L’uso delle microcamere è consentito dalla legge solo per ragioni difensive. Ovvero se il datore di lavoro ha bisogno di difendere l’operato della propria azienda da comportamenti illeciti dei dipendenti. Sospetti che possono essere confermati o fugati proprio grazie alle intercettazioni ambientali.

Riprendere i propri dipendenti a loro insaputa è quindi consentito se il datore di lavoro nutre forti dubbi sulla lealtà dei collaboratori. Per esempio nel sospetto di casi di assenteismo sul luogo di lavoro, concorrenza sleale e atti illeciti che portano un danno reale all’azienda.

Le telecamere occulte possono entrare a far parte degli strumenti dell’investigatore privato, contattato dall’impresario che vuole scovare i dipendenti che non si comportano nel migliore dei modi.

Attenzione a questo dettaglio fondamentale: nessun datore di lavoro può decidere autonomamente di intercettare i propri dipendenti all’interno dell’ufficio, attraverso telecamere, microfoni e spie ambientali.

Si tratterebbe di una violazione della privacy se agisse in maniera autonoma. È indispensabile legittimare quindi le indagini in via ufficiale, rivolgendosi ad un’agenzia di investigazione privata autorizzata dalla Prefettura locale per lo svolgimento delle attività di analisi e raccolta delle prove.

L’agenzia di investigazione Petrolà a Roma assiste i datori di lavoro nei controlli a difesa della propria impresa.

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