stalking telefonico

L’incolumità è un diritto riconosciuto universalmente ed ogni persona ha il diritto di chiedere l’allontanamento o la cessione di attenzioni indesiderate. Con le nuove tecnologie, i cellulari e social media è diventato ancora più facile rintracciare persone e in breve tempo venire a conoscenza delle sue routine, abitudini e posti frequentati. A causa di ciò è sempre più comune assistere a reati di stalking e in particolare, a casi di stalking telefonico. Per tale motivo è bene non prendere alla leggera questo genere di molestie, ma piuttosto rivolgersi ad un investigatore privato professionista, prima che la situazioni diventi potenzialmente molto più pericolosa.

Cosa è lo stalking

Lo stalking è un reato che consiste in un comportamento persecutorio messo in atto da un persecutore, ovvero lo stalker, nei confronti della vittima. Chi mette in atto questo reato manifesta tipici comportamenti quali minacce, persistente inseguimento, ricerche, paura, stati d’ansia e molestie.

Le condotte ritenute lesive e moleste per chi compie atti di staliking si tramutano soprattutto in pedinamenti e spesso possono arrivare anche ad appostarsi sotto casa della vittima per ore, ma non solo. Sono diversi anni ormai che sono in aumento casi di una particolare variante di stalking, ovvero quello perpetuato telefonicamente.

Lo stalking telefonico descrive un comportamento minaccioso caratterizzato dal ripetuto invio di chiamate, sms minacciosi e offensivi verso una utenza telefonica generando profondi stati di disagio, preoccupazione e stati di ansia. Affinché possano essere considerati tali, i contatti telefonici devono essere ripetuti, indesiderati e insistenti per un lasso di tempo breve.

Questi casi non sono meno pericolosi dello stalking tradizionale, per tale motivo è di fondamentale importanza rivolgersi a chi di dovere per ottenere il supporto e la protezione necessaria. Infatti, lo stalking spesso si tramuta successivamente in reati maggiormente lesivi e pericolosi fino ad arrivare a violenze fisiche ed omicidi.

Cosa fare in caso di stalking?

Nel momento in cui ci si sente vittima e si ha paura di essere in pericolo, è bene rivolgersi alle autorità e denunciare. Successivamente agli accertamenti, i carabinieri lavoreranno con l’obiettivo di proteggere la vittima tramite ordinanze restrittive.

Per quanto possa apparire un processo semplice e lineare, in realtà affinché vengano messe in atto ordinanze restrittive, è necessario dimostrare con delle prove di essere soggetti a questo tipo di reato. Per fare ciò, il metodo migliore e più efficiente per ottenerle è rivolgersi ad un esperto investigatore privato.

L’Agenzia Investigativa Petrolà di Roma da anni si occupa anche di questo settore in modo ottimale e soddisfacente. Essa mette a disposizione un team di investigatori privati professionisti con lo scopo di svolgere la raccolta delle prove e una relazione dettagliata dell’indagine che verrà successivamente fornita ai carabinieri in vista dell’ordinanza.

Anche se all’apparenza lo stalking telefonico può sembrare meno pericoloso di quello tradizionale, bisogna tenere in considerazione che esso è solo una variante del metodo classico, ma ugualmente lesiva da un punto di vista psicologico nei confronti della vittima.

In tema di Stalking telefonico si è più volte espressa la Cassazione, la quale afferma che affinché possa essere considerato tale, serve che le chiamate siano tali da creare turbamento nella vittima ed alterazione del suo stile di vita e umore. Questo reato può essere molto subdolo, infatti lo stalker potrebbe chiamare da più numeri telefonici per depistare le prove, per tale motivo è di essenziale importanza rivolgersi a un’agenzia di investigazione privata esperta nel prevenire tali manipolazioni e saper trovare tempestivamente il metodo migliore per fronteggiare questa tipologia di casi.

Condividi

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Contattaci