Nonostante sia sanzionata ai sensi del Codice Civile, la concorrenza sleale resta oggi uno dei reati più commessi in Italia, e non solo, sia in ambito pubblico che privato.
Cos’è la concorrenza sleale?
La concorrenza sleale avviene quando una delle due parti in diretta concorrenza economica, di potere o di altro tipo, adotta comportamenti al di fuori delle norme per ottenere il risultato desiderato.
Nel campo lavorativo questa tipologia di concorrenza è sempre molto alta:
- può riguardare dipendenti nei confronti dell’ex datore di lavoro
- può portare a sviamento della clientela
- può eludere le norme dell’antitrust,
- può riguardare la concessione di brevetti, le offerte e attività delle banche e tanti altri settori.
Il problema più grande della concorrenza sleale è la presunta buona fede. Chi ne viene accusato si difenderà quasi sempre dicendo di averlo fatto senza rendersene conto, quindi proprio in buona fede.
Quando si ha concorrenza sleale e quando costituisce un reato?
Possiamo definire quattro casi principali di concorrenza sleale tra aziende e tra privati:
- atti di confusione: si verifica quando si usano volutamente immagini, loghi, tecniche di vendita o programmi talmente simili da confondere il cliente che non distingue più un concorrente dall’altro;
- atti di denigrazione: messi in atto quando un concorrente svilisce, insulta o scredita l’operato o il prodotto di altri concorrenti dando informazioni false sul loro conto;
- dumping: la tecnica di concorrenza sleale dei prezzi troppo bassi, prevede che un concorrente venda sottocosto i suoi prodotti per attirare tutta la clientela e far fallire gli altri;
- storno di dipendenti: ci si appropria delle competenze dei dipendenti di un’altra azienda concorrente facendoli lavorare per la propria.
Come difendersi dalla concorrenza sleale?
Determinare quando c’è concorrenza sleale e soprattutto dimostrarlo può rivelarsi difficile, ed è per questo che bisogna contattare un’agenzia di investigazione, specializzata nel settore.
Petrolà Investigazioni riuscirà a trovare prove che testimoniano la cattiva fede di una delle due parti.