Il lavoro del detective privato, chiamato anche investigatore privato, richiama subito il romanzo giallo. Porta alla mente l’idea di indagini ai confini della legalità, svolte da uomini burberi rinchiusi in uffici polverosi.
Investigatore privato: un mestiere versatile, legale e regolamentato
In realtà quello dell’investigatore privato è un lavoro all’avanguardia e versatile, perfettamente legale e regolamentato.
Oggigiorno, infatti, le agenzie investigative sono autorizzate dalla Prefettura: la messa in regola è ordinata da una specifica circolare del Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Gli investigatori possono svolgere indagini solo previa autorizzazione: in mancanza di questa, l’attività è da considerarsi inaffidabile e illegale.
Chiaramente il detective privato non è autorizzato a compiere atti come l’arresto o l’interrogatorio, che rimangono materia di pertinenza dei pubblici ufficiali. Tuttavia, con le dovute autorizzazioni possono portare con sé armi da fuoco, specialmente se ritengono che il regime d’indagine possa essere particolarmente pericoloso.
Sempre nel completo rispetto della legge, il detective privato è vincolato al segreto professionale. Questo non si limita alle informazioni comunicate in via confidenziale ma, in generale, a ogni tipo di conoscenza e/o informazione acquisita nel corso dell’indagine.
Ciò significa che ogni frase tra committente e investigatore, e tutto il materiale acquisito in corso d’opera, è e rimarrà protetto. Per legge ne sarà proibita la pubblicazione da parte dell’agenzia investigativa.
Il segreto professionale può essere infranto in soli due casi: se emergono gravi violazioni della legge e se l’investigatore è chiamato in qualità di testimone in sede giudiziale. Questo è specificato nel mandato investigativo, un contratto stipulato tra il committente e l’agenzia all’inizio della loro collaborazione.
La raccolta legale di prove
La trasposizione del caso in sede giudiziale, è, per altro, una scelta del committente. Quest’ultimo può anche decidere di usare le prove raccolte, specie se si tratta di investigazione per infedeltà coniugale. In questo specifico caso, infatti, il materiale raccolto non viola la privacy della persona colta in fallo. Diventa invece uno strumento legale del committente per tutelare i propri diritti.
La stessa raccolta di prove da parte del detective privato è del tutto legale. Il professionista autorizzato può registrare le attività dei soggetti indagati, raccogliere informazioni, richiedere documenti legali o finanziari.
Per farlo, si serve di strumenti all’avanguardia, ben lontani dalla classica lente d’ingrandimento e dalla rugginosa macchina da scrivere. Stiamo parlando di telecamere e videocamere, binocoli, sistemi di posizionamento globale, microspie, ma soprattutto tablet e smartphone.
Un’altra azione fondamentale si svolge sui social media. L‘attività del detective privato prevede anche l’analisi delle tracce 2.0. In particolar modo, nei casi di indagini prematrimoniali, investigazioni aziendali o in caso di atti persecutori o di stalking.
Gli investigatori privati hanno di solito hanno una certa esperienza nell’applicazione della legge e nelle relazioni interpersonali. I detective hanno a che fare con situazioni delicate e sanno come affrontarle, cosa che gli consente di “cucire” indagini su misura per il committente.
Come contattare un detective privato
Per essere sicuri di avere a che fare con il professionista giusto, è sempre bene verificare la sua reputazione e la sua preparazione.
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