Cyber stalking: lo stalking ai tempi dei social network

L’uso scorretto di Internet ha contribuito alla nascita di nuove forme persecutorie che si muovono proprio online: stiamo parlando del cyber stalking.
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L’avvento del web ha unito il mondo in una continua condivisione di informazioni e di interessi personali. Ma è altrettanto vero che l’uso scorretto di Internet ha contribuito alla nascita di nuove forme persecutorie che si muovono proprio online. Vediamo cos’è il cyber stalking.

Il cyber stalking: una forma di stalking

Questa nuova forma di stalking sfrutta proprio il nostro essere sempre connessi con smartphone o pc, condividendo informazioni personali che gli stalker possono usare per perseguitare online la propria vittima.

Il cyber stalking segue le stesse regole dello stalking. Si tratta di atti lesivi della libertà altrui, comportamenti che generano stati di ansia e senso di pericolo per la propria incolumità nella vittima.

La prima forma di bullismo online riguardava soprattutto l’uso delle e-mail. Lo stalker riempiva la casella e-mail della vittima con messaggi ripetuti, offese, ingiurie e virus volti a forzare la vittima a cambiare indirizzo di posta elettronica.

Con l’avvento dei social network gli stalker online hanno varcato ancor di più la libertà personale delle loro vittime.

Siamo infatti abituati a pubblicare online le nostre foto e i nostri video su Facebook, Instagram e Twitter, e a scambiare messaggi su Whatsapp o Telegram. Non consideriamo però quasi mai la possibilità che terze persone possano condividere le nostre foto o conversazioni senza il nostro consenso.

Così nasce, ad esempio, il revenge porn. È una forma di vendetta da parte di ex partner che pubblicano immagini di momenti intimi senza il consenso delle donne che ne sono protagoniste. La propria intimità subisce così una violazione, senza la possibilità di esercitare alcun controllo. Non sono poche le donne che nel corso degli anni hanno deciso di togliersi la vita per l’umiliazione subita.

Se ancora, nella legislatura italiana, non esiste il reato di cyberstalking, i giudici della Cassazione hanno recentemente promulgato una sentenza in cui inseriscono gli atti vessatori online tra quelli ascrivibili come reato di stalking.

Il fatto che si svolga su Internet e non di presenza non è meno dannoso per la vittima che subisce tali comportamenti invasivi e lesivi.

L’agenzia investigativa Petrolà mette a disposizione i migliori investigatori privati esperti proprio in cyber stalking e cyber bullismo, producendo prove inequivocabili da presentare insieme alla denuncia per stalking.

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