L’informazione pubblica ha aperto il vaso di Pandora sull’assenteismo in Italia. Gran parte delle aziende presenti sul territorio richiede oggi il supporto dell’investigatore privato per accertarsi della buona condotta dei dipendenti. Tramite il GPS tracking si può avere un report degli spostamenti di una persona, utilizzabile sia in ambito aziendale che privato.
Indagini su dipendenti e coniugi: tracciare gli spostamenti
GPS tracking per dipendenti assenteisti
L’assenteismo nelle ore di lavoro riguarda sia dipendenti pubblici che impiegati. Questi non si fanno remore ad abbandonare la postazione di lavoro per sbrigare faccende personali, tra spesa, parrucchiere, passeggiata e colazione con altri colleghi. In alcuni casi, si svolge anche del lavoro in proprio, se non per aziende concorrenti.
Si tratta di un comportamento che danneggia sia la loro posizione lavorativa che l’intera azienda. L’impresa rinuncia così inconsapevolmente alla produttività di un proprio impiegato, pur pagandolo come se stesse normalmente lavorando.
Uno degli strumenti che identificano i movimenti di un dipendente è il GPS. È un sistema satellitare che rileva la posizione di un individuo e tutti i percorsi che compie in una determinata fascia oraria.
Il GPS tracking consente un report completo degli spostamenti di una persona. Si effettua attraverso un GPS di piccolissima dimensione che può essere inserito nel veicolo aziendale o privato del dipendente, sia sulla moto che sulle auto.
Conoscere i movimenti di un’altra persona resta comunque una violazione della privacy, se eseguito senza autorizzazione. In commercio esistono diversi GPS tracker anche a prezzi irrisori. Però, essere “beccati” a pedinare virtualmente un dipendente può costare una denuncia con conseguenze penali. E questo vale anche se si è dalla parte della ragione – e quindi il dipendente è, effettivamente, un assenteista.
Onde evitare querele e sanzioni, si può richiedere ad un’agenzia di investigazione di effettuare un pedinamento del sospettato assenteista. Questa può infatti ricorrere all’utilizzo del GPS Tracking in modo legale e autorizzato. L’agenzia è sempre autorizzata dalla Prefettura nell’effettuare investigazioni private specifiche, e utilizza strumenti uguali o simili a quelli adoperati dal corpo di polizia.
GPS tracking per coniuge infedele
Il GPS tracking è uno dei mezzi utili per individuare un assenteista, ma può essere utilizzato anche in altri ambiti. È, ad esempio, molto richiesto in caso di sospetta infedeltà dal coniuge che ritiene di essere stato tradito dal proprio partner. È possibile rivolgersi a un’agenzia investigativa che utilizzi anche questo sistema per produrre prove d’infedeltà da utilizzare durante i processi di divorzio.
Anche in questo caso, il GPS rileva i movimenti dello scooter o della macchina del sospettato, indicando le zone in cui si reca più spesso o si sofferma in orari in cui dichiara di essere altrove.