Il sospetto di un tradimento, più o meno fondato, può condurre chi ne soffre ad agire in modo illecito, spesso attraverso azioni che violano la privacy del proprio partner.
Tradimento e privacy: un equilibrio delicato
La pericolosa ricerca delle prove
Chiunque accusi il timore di infedeltà coniugale viene trascinato in un tumultuoso vortice di sospetti e paure nei confronti del proprio partner. La prima fortissima tentazione per avere delle conferme riguardanti il tradimento è quella di controllare le chiamate e leggere le chat presenti sul cellulare del coniuge. Bisogna però tener presente che la violazione della corrispondenza costituisce un illecito penale e prevede la pena della reclusione fino ad un massimo di un anno (art. 616 del codice penale).
Altra pratica molto diffusa sul web è quella di accedere ad un account senza il consenso del legittimo titolare al fine di controllare le conversazioni private. In quest’ultimo caso si avranno gli estremi del reato di “accesso abusivo ad un sistema informatico”.
Le eventuali prove ottenute attraverso pratiche che violano la privacy del partner non avranno alcun valore legale in una causa matrimoniale, ma anzi sarebbe oggetto di azioni legali nei confronti di chi le ha procurate in modo illecito.
Come ottenere prove valide?
Quando si sospetta un’infedeltà coniugale occorre innanzitutto cercare di mantenere la calma per non lasciare che le emozioni dilaghino nella perdita dell’autocontrollo. Bisogna non superare i limiti imposti dalla legge affinché le proprie azioni non siano autodistruttive.
Il modo migliore per scoprire se si è vittima di un tradimento è sicuramente quello di affidarsi ad un investigatore privato autorizzato dalla Prefettura a compiere delle indagini. Gli investigatori privati autorizzati sono infatti gli unici professionisti che hanno l’autorizzazione di produrre prove che non implichino la violazione della privacy del partner.
Per vincere cause matrimoniali con accusa di infedeltà bisogna fornire prove che, come prevede la legge, devono essere “gravi, precise e concordanti”. Le foto e i video che riprendono atteggiamenti intimi del partner con una terza persona sono le prove ritenute più valide nell’attribuzione di un tradimento. Dimostrare l’infedeltà è di massima importanza perché diventa la causa di addebito della separazione e le implicazioni economiche spettano al coniuge.
Le nostra agenzia di investigazioni private
Per ottenere prove valide che non comportino la violazione della privacy del proprio partner è sempre consigliabile rivolgersi ad un’agenzia di investigazioni private.
Petrolà Investigazioni, con un’esperienza decennale nel settore, opera a Roma e su tutto il territorio nazionale. L’agenzia assegnerà al cliente il miglior investigatore privato a Roma per accertare l’infedeltà coniugale e produrre prove concrete da presentare in sede giudiziaria. Ogni investigatore privato di Petrolà Investigazioni è autorizzato dalla Prefettura di Roma e lavora con discrezione e professionalità per produrre prove autorevoli.