Se l’ex coniuge lavora in nero perde l’assegno di mantenimento?

Uno dei casi più comuni di revisione (e di conseguente revoca) dell’assegno di mantenimento riguarda lo svolgimento di lavoro in nero, ecco cosa fare.
Cosa trovi in questo articolo
indagini lavoro in nero e assegno di mantenimento

Uno dei casi più comuni di revisione (e di conseguente revoca) dell’assegno di mantenimento riguarda lo svolgimento di lavoro in nero.

La revisione dell’assegno di mantenimento

Il divorzio non è mai semplice, specie se tra le due parti si sono susseguiti diverbi accesi che hanno portato a rapporti non precisamente distesi.
Così, può capitare che uno dei due ex coniugi abbia il sospetto che la controparte si stia indebitamente appropriando dell’assegno di mantenimento.
Partendo dal presupposto che quest’ultimo provvedimento dal coniuge viene stabilito dal giudice in sede di separazione, bisogna essere a conoscenza del fatto che può essere rivisto in qualsiasi momento in base al cambiamento di status della parte fino a quel momento ritenuta come economicamente debole.
Sono infatti piuttosto frequenti i comportamenti fraudolenti che vedono ex mariti o ex mogli guadagnare tanto da riuscire a mantenersi e pretendere comunque la somma di denaro stabilita quando non avevano fonti di reddito.

Cosa fare se si sospetta un lavoro in nero dell’ex coniuge?

Quando si ha il sospetto che gli introiti dell’ex coniuge bastino a garantire le sue necessità e il suo benessere, l’unica cosa da fare è rivolgersi a un investigatore privato professionista che verificherà la situazione raccogliendo eventuali prove e testimonianze.
L’investigatore svolge le sue verifiche tramite indagini autorizzate, volte a valutare lo stato patrimoniale e l’effettiva situazione finanziaria della parte interessata. Per farlo potrà raccogliere materiale fotografico e audiovisivo che dimostri il suo tenore di vita.
Non solo: raccoglierà anche eventuali prove registrazioni che potranno essere usate in sede giudiziaria. La stessa testimonianza del professionista – qualora il giudice lo ritenesse necessario – può essere utilizzata per il ricalcolo dell’assegno di mantenimento.
Tutto il materiale utile viene raccolto in un apposito report dettagliato. Chiaramente, è fondamentale rivolgersi a dei professionisti che agiscano nel rispetto delle norme vigenti: il team di Petrolà Investigazioni , per esempio, svolge questo tipo di indagini con attenzione, sfruttando al massimo la sua esperienza.

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